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GRATIS Lezione 4 – Cos’è la messincarta (o messa in carta)?

GRATIS Lezione 4 – Cos’è la messincarta (o messa in carta)?
Rispondere alla domanda: Cos’è la messa in carta? Potrebbe essere nella sua definizione abbastanza facile da dire.
Ma siccome in questo articolo-lezione, voglio approfondire un po’ di più, non mi fermerò solamente ad una sua definizione.Se magari hai già letto il mio precedente articolo-lezione, in cui ho spiegato in modo dettagliato quali sono le basi per la creazione di un tessuto (puoi leggerlo cliccando QUI), ti sarà più facile capire l’utilità e l’utilizzo della messa in carta, che fondamentalmente è un procedura, ma anche un “qualcosa” di più fisico. In pratica è una terminologia che può essere usata in due modi.
Se ci pensi la “messa in carta”, è una terminologia in se molto chiara e nello stesso tempo “misteriosa”.
Leggendo queste parole : “messa in carta”, senza neppure sapere di costa si sta parlando si potrebbe pensare che riguardi qualcosa che viene messo su carta, giusto?
In effetti è proprio così, o meglio in origine era così, oggi è un po’ diverso.
Ma cosa viene, o veniva messo su carta?
Logicamente parlando di tessitura è qualcosa che riguarda l’argomento, di certo non si parla di qualcosa in generale!Bene, ora e dopo questa premessa un po’ lunga , per introdurti all’argomento, inizio a darti una prima definizione di “messa in carta”, diciamo quella riguardante la procedura:
La messa in carta è quell’operazione che il tecnico tessile esegue per poter rappresentare su carta (una specie di codice), l’evoluzione dei fili verticali rispetto a quelli orizzontali di un tessuto, detto anche intreccio.Se guardi un tessuto molto attentamente, magari utilizzando una lente di ingrandimento, ti renderai conto che normalmente NON è come un foglio di carta (cioè una superficie piatta e continua).
In realtà (anche se ci sono varie tecniche per realizzare un tessuto, ed esistono anche i tessuti detti “finti”), il tessuto è un insieme di fili verticali e orizzontali che si intrecciano gli uni con gli altri, e questo forma quello che tutti noi chiamiamo tessuto.
Che poi è alla base di tutti gli abiti e manufatti tessili che usiamo tutti i giorni.Ed ora arriviamo alla seconda definizione di “messa in carta”, che è comunque totalmente collegata alla prima:
La “messa in carta” è anche il disegno, o codice grafico che rappresenta (appunto su carta), tramite l’utilizzo di quadretti bianchi e neri, l’intreccio di un tessuto.
Perciò come vedi la “messa in carta” può avere benissimo questo duplice significato, anche se normalmente nei libri che si studiano (e che anche io ho studiato), nelle scuole che insegnano tessitura, è generalmente utilizzata solo questa seconda definizione.
Ma per un’analisi particolarmente approfondita, ritengo ormai dopo molti anni di esperienza, che la “messa in carta”, sia meglio spiegarla con questo duplice significato, che ritengo ancora più completo.Ora dovresti essere arrivato a capire in modo sufficiente il concetto.
Ma perchè è stato ideata questa procedura/disegno?Il motivo più semplice è molto simile concettualmente al perché ad un certo punto l’essere umano ha sentito il bisogno di inventare la scrittura:
Per poter avere un mezzo abbastanza semplice per “descrivere”, in questo caso un tessuto, e successivamente poterlo ricostruire tramite appositi macchinari (i telai), e inoltre per poterlo archiviare e permettere ad altre persone di poterlo “tramandare”, conoscere e utilizzare.Qui di seguito ti faccio vedere due immagini, quella a sinistra rappresenta un “ingrandimento” disegnato di un semplice tessuto, e a destra trovi la “messa in carta” che lo rappresenta.

Ma come si leggono i quadretti neri e quelli bianchi per capire come tessere/ricostruire un tessuto tramite la messa in carta?
Il concetto è veramente molto, molto semplice.
- Quando un quadretto è colorato in nero vuole dire che il filo verticale (che si chiama ordito), passa sopra al filo orizzontale (che si chiama trama).
- Quando il quadretto è bianco vuole dire che il filo verticale (ordito), passa sotto il filo orizzontale (trama).
Perciò l’insieme dei quadretti neri e bianchi definisce con semplicità ma con estrema precisione come un tessuto si evolve nel suo intreccio e in questo modo, come quando leggiamo un libro, possiamo “leggere” e far tessere dai telai il tessuto corrispondente.
Se sei arrivato fino in fondo a questo articolo-lezione, ora dovresti avere capito molto bene cos’è “la messa in carta”, e anche a cosa serve.
Si perché la “messa in carta” ha moltissime altre regole da seguire per poter essere utilizzata per rappresentare e ricostruire tessuti particolarmente complessi.
Ma tutto ciò lo vedremo un po’ alla volta, nei prossimi articoli-lezione.Un saluto e a presto al prossimo articolo-lezione!
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